Racconto

L’ultimo viaggio di Bruce Chatwin

testo e foto di Marino Periotto  / Viù (TO)

Veduta sul golfo di Kardamili e macchia mediterranea
18/12/2018
4 min
logo blogger contest2018_ita_senza feccia
Un angolo sperduto del Peloponneso in Grecia, la zona del Mani (nota per le sue case-forti), il villaggio di Kardamili, un sentiero che risale i contrafforti della catena montuosa del Taigeto e una chiesa bizantina in mezzo al massiccio.

Questo è lo sfondo di una storia che vede coinvolti i due più grandi scrittori inglesi di viaggio, Bruce Chatwin e Patrick Leigh Fermor. Bruce Chatwin, l’autore de In Patagonia, muore nel 1989 all’età di 48 anni. La moglie Elizabeth Chanler con le ceneri del marito si reca a kardamili affinchè l’amico Fermor provveda a seppellirle in quel luogo tanto amato da entrambi ed in segreto. Fermor, autore di Mani, morirà a 96 anni nel 2011, greco più dei greci, con casa a Kardamili, salirà con la pala e le ceneri dell’amico verso il Taigeto. Il luogo esatto delle ceneri di Chatwin alla base di un ulivo sono sconosciute, mentre la chiesa Bizantina e l’uliveto sono conosciuti e raggiungibili a piedi verso Exociori.

Un sentiero non sempre evidente e facile da individuare, ma notevole per lo sviluppo e l’ambiente che lo circonda, consente di ripercorrere “l’ultimo viaggio dello scrittore”.
Raggiunta dal mare la “vecchia Kardamili” il sentiero segue le indicazioni per la chiesa di Agia Sofia passando a sinistra di una cappella e lambendo quelle che la leggenda vuole siamo state le tombe di Castore e Polluce, i fratelli di Elena di Troia. Si supera una sterrata e si raggiunge Agia Sofia, primo splendido belvedere sulla baia e sul paesaggio mediterraneo.

Il Taigeto “srotola” tutta la sua maestosità dalla cima al mare con ampie valli e boschi e con i cipressi che Chatwin chiamava “matitine”.

Colori e profumi si mischiano in questo luogo e con le spalle alla chiesa si continua verso alcune case, si segue la strada principale fino a quando inizia la discesa. Si imbocca sulla destra (salendo) un sentiero tra pietre e Ulivi che supera un paio di piccole chiesette, oggetto di pellegrinaggio dei locali, e sempre in salita si incrocia una sterrata che seguiremo fino ad un’ampia curva (in alto si può intravvedere la famosa chiesa bizantina). Si abbandona la strada, prendiamo il sentiero tra due recinzioni e svoltando a destra si raggiunge una casa che ha appoggiata al muro una pietra da macina. Siamo a Exociori.

Ora spetta all’escursionista trovare gli ultimi metri per raggiungere il luogo. Raggiunta la chiesa Bizantina con il suo centenario uliveto, il paesaggio è imponente. Il Taigeto “srotola” tutta la sua maestosità dalla cima al mare con ampie valli e boschi e con i cipressi che Chatwin chiamava “matitine”. Una sosta contemplativa di rito in questo luogo carico di storia e un saluto a Chatwin prima di ridiscendere verso il mare.

  • Chiesa bizantina e uliveto dove sono interrate le ceneri di Chatwin
  • Salendo verso il Taigeto
Marino Periotto

Marino Periotto

Abito in montagna e da sempre la pratico e la frequento. Amo scrivere ed occuparmi di storie camminando per il mondo alla ricerca di un qualcosa o di un qualcuno.


Il mio blog | Il blog è un'estensione delle idee e ospita racconti e storie del mondo dell'escursionismo e della montagna non tarscurando una visione culturale del mondo.
Link al blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Esplora altre storie

Ben nascosto tra le crode della Civetta il piccolo ghiaccio del Giazzèr, all’inizio del... Ben nascosto tra le crode della Civetta il piccolo ghiaccio del Giazzèr, all’inizio del secolo scorso, attira l’interesse di geologi e alpinisti, ma tra...

Il bivacco Regondi è là, nell’alta Valpelline, a 2560 metri di quota, ai piedi... Il bivacco Regondi è là, nell’alta Valpelline, a 2560 metri di quota, ai piedi della catena del Morion, di fronte ai 3519 metri del...

Valentina e Alberto nel loro primo trekking scoprono come in Patagonia la natura concede... Valentina e Alberto nel loro primo trekking scoprono come in Patagonia la natura concede il giusto tempo ad ogni cosa. Basta non avere fretta....

Per ovviare al peggio, decisi di fare una vacanza, circondata dalla natura e distante... Per ovviare al peggio, decisi di fare una vacanza, circondata dalla natura e distante dalla quotidianità. Scelsi l'Irlanda con la segreta speranza che il...

Da pochi giorni l'alpinismo è patrimonio della umanità, ma non mancano i distinguo. A... Da pochi giorni l'alpinismo è patrimonio della umanità, ma non mancano i distinguo. A contributo dell'immagine culturale dell’alpinismo proponiamo il saggio di Samivel "L’enigma...

Un piccolo diario di bordo dalle Isole Svalbard, Norvegia. Perché, a volte, bisogna andare... Un piccolo diario di bordo dalle Isole Svalbard, Norvegia. Perché, a volte, bisogna andare così lontano per respirare? ...

"Taci un attimo e lasciami ascoltare il vento come facevamo una volta. E’ da... "Taci un attimo e lasciami ascoltare il vento come facevamo una volta. E’ da molto che non mi capita. Lo senti mentre passa tra...

Tutto inizia al buio, prima che la luce descriva la nascita del nuovo giorno.... Tutto inizia al buio, prima che la luce descriva la nascita del nuovo giorno. ...

Era l’epoca d’oro del nostro primo alpinismo: un corso roccia casalingo e un anno... Era l’epoca d’oro del nostro primo alpinismo: un corso roccia casalingo e un anno di naja alpina... ...

"Solo loro, gli uomini, possono fare qualcosa, disse il vecchissimo genio, aprendo il suo... "Solo loro, gli uomini, possono fare qualcosa, disse il vecchissimo genio, aprendo il suo occhio che sapeva scrutare nel passato e nel presente, ma...