Sopravvivenza

Hai strappato la tua laurea in Giurisprudenza, hai regalato i vestiti firmati che ti facevano...

testo e foto di Eva Toschi

15/11/2017
4 min

Hai strappato la tua laurea in Giurisprudenza, hai regalato i vestiti firmati che ti facevano sentire più simile al branco. Hai sconvolto i perbenisti e hai rovistato nel secchio delle tue azioni creando disordine; ci hai trovato dentro quello che era giusto e ciò che invece era sbagliato e hai deciso di rimescolarli nel fondo.

Sono nel mezzo della notte con la frontale scarica e lo strozzo del pianto che mi raschia in gola e mi chiedo cosa ci faccio qui? Sono senza acqua né cibo e mi sto trascinando in direzione opposta al rifugio verso il quale devo tornare. Continuo a salire.

Quel sapore della zuppa primordiale che hai assaggiato ti ha creato dipendenza; sa di fame, freddo e sonno. Sopravvivere. La cosa che più ti rovina il cervello è che adesso solo quello ti sazia.
Per un istante. Poi ne vuoi ancora di più.

Calarsi prima della scalata strilla nelle orecchie un solo imperativo: salire. Me ne rendo conto solo ora, a due tiri dalla fine, con la mia compagna immobilizzata dal freddo e dalla paura. Vorrei non dipendesse così tanto da me, dalle mie capacità come amica e scalatrice, vorrei una via d’uscita facile, o almeno un backup.

Logo Blogger Contest2017_300x175
Vorrei non dipendesse così tanto da me, dalle mie capacità come amica e scalatrice, vorrei una via d’uscita facile, o almeno un backup.
Disegno di Alberto Graia
Disegno di Alberto Graia

Il passato non esiste più. Presa una strada sai che poi il tuo corpo andrà in automatico e ti ritroverai catapultata nel futuro a cercare di ricordare cosa, come, perché lo hai fatto. Assapori nel ricordo la perfezione della lotta per la sopravvivenza. Non ne puoi fare a meno, ci pensi ogni sera prima di addormentarti e alleni la tua memoria a scolpire quei momenti in quel luogo dove resteranno per sempre.

Non ho mai fatto una via a friend, da prima, su questa roccia troppo diversa dal solito e forse proprio per questo l’ho detto. “Parto io”. Ma sono idiota? Chi ha parlato al posto mio?
Anche stavolta solo mentre salgo mi rendo conto della gravità che circonda le mie azioni. Non posso cadere. Faccio un passo, poi un altro. Un altro ancora.

Ancora una volta ti sfinisci e contemporaneamente ti nutri.

Non c’è nulla di alto in quello che fai. La spiritualità non ha casa qui.
Non lo fai per liberarti, tantomeno per salvare l’umanità.
Lo fai solo per te.
Vuoi la scelta, l’azione e l’inerzia.
Vuoi solo sopravvivere.
Solo vuoi vivere sopra.

Eva Toschi

Eva Toschi

Sono nata e cresciuta a Roma, dove ho studiato giurisprudenza per capire che sono una persona migliore quando non indosso un tailleur. Ho lasciato la grande città per lasciare che il vento mi scompigliasse i capelli sulle montagne delle Alpi e ho scoperto che la mia passione per l’outdoor e scrivere di questa, poteva diventare un lavoro.
Ora collaboro come scrittrice, editor e creatrice di contenuti per diverse riviste e aziende del settore outdoor, e quando ho finito di lavorare, apro la porta della baita in cui vivo per sciare, correre, scalare o per andare a fare altre gratificanti attività come tirare il bastone a Ombra, andare a funghi o entrambe le cose insieme.


Il mio blog | Ra.va.nà.re. è uno spazio dove vengono raccolte storie vere o immaginate. Racconti, sogni, sensazioni o punti di vista, dei quali i confini non sono ben tracciati e si confondono tra loro. Ra.va.nà.re. è disordine. Ra.va.nà.re. in montagna e nella vita.
Link al blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Esplora altre storie

Il tempo è una delle poche risorse ad oggi che non possiamo acquistare. Un'escursione... Il tempo è una delle poche risorse ad oggi che non possiamo acquistare. Un'escursione in montagna, in compagnia con chi più si ama, è...

"Taci un attimo e lasciami ascoltare il vento come facevamo una volta. E’ da... "Taci un attimo e lasciami ascoltare il vento come facevamo una volta. E’ da molto che non mi capita. Lo senti mentre passa tra...

Raccontare con energia ciò che si è perso o che si sta perdendo, per... Raccontare con energia ciò che si è perso o che si sta perdendo, per mostrarne l’irripetibilità, la bellezza. ...

"Poi vedremo cosa rimarrà del bosco laggiù, dell’orso, del lupo, e sì, anche dell’uomo.... "Poi vedremo cosa rimarrà del bosco laggiù, dell’orso, del lupo, e sì, anche dell’uomo. Dai, dio ammettilo, hai sbagliato a fidarti di quello" ...

Lo sapevo, il mio timore più grande si è materializzato, ho perso l’orientamento... ... Lo sapevo, il mio timore più grande si è materializzato, ho perso l’orientamento... ...

Perché spararsi 1000 km andata e ritorno? Con al seguito moroso, amiche, bambino e... Perché spararsi 1000 km andata e ritorno? Con al seguito moroso, amiche, bambino e cane? Primo: sono in missione per altitudini che mi ha assegnato il...

É una giornata molto diversa da quel 27 maggio di tre anni fa. Il sentiero... É una giornata molto diversa da quel 27 maggio di tre anni fa. Il sentiero che percorriamo è lo stesso, ma sono diversi i colori,...

A cavallo tra le provincie di Enna e Caltanissetta c'è uno dei maggiori polmoni... A cavallo tra le provincie di Enna e Caltanissetta c'è uno dei maggiori polmoni verdi del centro della Sicilia. Dal fondovalle pianeggiante del fiume...

Un racconto in verticale, parete dopo parete, cordata dopo cordata, è come districare un... Un racconto in verticale, parete dopo parete, cordata dopo cordata, è come districare un nodo fitto di connessioni, legami, avvitamenti e legature. Ti animi,...

Avevo sentito nominare più volte la Cresta del Soldato, mi avevano detto in molti:... Avevo sentito nominare più volte la Cresta del Soldato, mi avevano detto in molti: «Percorrerla integralmente in giornata è difficile, troppo lunga! La seconda...