Racconto

Terra di Fiume

Testo e disegno di Stefano Lovison  / Padova

11/12/2018
4 min
logo blogger contest2018_ita_senza feccia
Quando ci si avvicina all’età di quando è morto tuo padre cominci a fare geometrie di date e paragoni con gli avvenimenti.

Cinquant’anni fa, per dire, se solo avessi pensato al futuro avrei pensato a certe invenzioni magnifiche e al 2018 come una data tanto futuristica da dubitare del fatto che sarei stato ancora al mondo. Gli anni in avanti non sono ponderabili. Sono un futuro irraggiungibile, sentieri di luce tra i fiori mentre dietro alle spalle di quel mio sessantotto, un’epoca davvero spensierata, c’era invece il ricordo tramandato di macerie, di avvenimenti oscuri o volutamente mai rivelati e di qualche momento lieto però volato via in fretta.

Fu l’anno in cui mio nonno morì che avevo dieci anni e alla nonna consegnarono la medaglietta del cinquantenario della grande guerra, lei che ci raccontava di lampi di bombe e tempesta sul Grappa e sull’Altipiano, bagliori che nella notte si vedevano da tutta la pianura veneta fino a Piazzola, Vaccarino, Ponterotto.
Quella era gente che arrivava dall’ottocento, vissuta in case antichissime e inospitali, uomini e bestie insieme, con il pozzo per l’acqua di tutti gli usi e il cesso nel campo.
In una spoglia stanza di un casone di epoca napoleonica quarant’anni prima era nato mio padre e quello fu l’inverno più freddo e lungo di sempre. I fossi e le canalette, la Roda e la Brentella e giù fino al Bacchiglione, tutta quell’acqua si fermò ghiacciata. Si racconta che per il gelo i tronchi delle albere gemessero come in un lamento prima di scoppiare.

Dalla terra alla terra, tra le nebbie e i salici da stròpa, terra piana, terra di fiume.

Un uomo, Pietro, che non amò mai quella vita e fece di tutto per cambiare e per non assomigliare a suo padre. Dalla terra dei campi alla creta della fornace, per fare sculture non il contadino; e poi ancora divenne pittore, con grande talento e sensibilità ma niente, non ci riuscì mai a essere diverso.
Si arriva quindi che ho l’età di mio padre quando è morto e in mezzo c’è stato di tutto, la guerra e gli altri avvenimenti oscuri, il boom economico, gli autunni caldi e quelli di piombo fino a dei tempi in cui non capitò più niente.
E’ vero, nel frattempo sono cresciuto, ho letto qualche libro, suonate le musiche e fatto l’amore, cercando anche di guardare al futuro. Ma non c’è niente da fare se sei uno di quelli.

Rimarrai per sempre uno che viene da quei cinquant’anni prima, un passato che è appena lì, coe sgalmare sacagnàe e figurine in scarséa. Per quelle strade storte e scomode, tròzi de maresana, dove sempre si torna, per quanto letto, capito e imparato, ad essere quello che eri quando sei nato.
Dalla terra alla terra, tra le nebbie e i salici da stròpa, terra piana, terra di fiume.

Stefano Lovison

Stefano Lovison

Lavoro all’Università di Padova, città dove vivo. Mi piace dipingere, paesaggi urbani e soggetti alpini. La passione per i classici della letteratura di montagna e per le cronache alpinistiche da quarant'anni mi ha permesso di collaborare con la rivista Stile Alpino e di curare un blog che si occupa di storie di monti e di alpinisti.


Il mio blog | Il mio blog si chiama Alpine Sketches. E' un blog dedicato alle piccole e grandi storie dell'alpinismo. Nonostante un passato prolifico ora risente del passare degli anni e soprattutto di una certa fiacca da parte del redattore. E' anche merito di Altitudini e del Contest se riprende un bel vigore proprio in questa stagione.
Link al blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Esplora altre storie

Una vecchia donna, una vecchia scopa, un vecchio maggengo in rovina e le metamorfosi... Una vecchia donna, una vecchia scopa, un vecchio maggengo in rovina e le metamorfosi delle parole e dei tempi: Epiphânia, Pifania, Bifania, Befania, Befana....

Ho proprio voglia di spiegarti com’è questa vita, perché mi sa che seguendo gli... Ho proprio voglia di spiegarti com’è questa vita, perché mi sa che seguendo gli influencer della #vanlife non ci hai capito proprio un cazzo...

"Mai avrei immaginato che qualcuno potesse dedicarmi una via! Non sono un giornalista, ma... "Mai avrei immaginato che qualcuno potesse dedicarmi una via! Non sono un giornalista, ma un fotografo, ma poco importa" ...

Lo scheletro di una balena affiora dalle acque: è il fossile che emerge dal... Lo scheletro di una balena affiora dalle acque: è il fossile che emerge dal passato? O è il presagio di quel che sarà? ...

L’ultimo libro di Sandro Campani racconta di una piccola comunità dell’Appennino tosco-emiliano. Si inseguono... L’ultimo libro di Sandro Campani racconta di una piccola comunità dell’Appennino tosco-emiliano. Si inseguono vari personaggi, ma il bosco e i suoi segreti sono...

Un breve racconto per testi ed immagini vuole in qualche modo tracciare una sottile... Un breve racconto per testi ed immagini vuole in qualche modo tracciare una sottile linea rossa tra il muoversi degli umani e quello della...

“To be free” racconta di emozioni forti e sensazioni intime, di uno stato d’animo...... “To be free” racconta di emozioni forti e sensazioni intime, di uno stato d’animo... ...

Di roccia, di neve e di ghiaccio: il Carbonara e le Madonie al di... Di roccia, di neve e di ghiaccio: il Carbonara e le Madonie al di là dell’ordinario, tra la storia di vecchie ascensioni e nuove...

Chi non ha come sogno nel cassetto un viaggio in un posto speciale? Per... Chi non ha come sogno nel cassetto un viaggio in un posto speciale? Per chi ama la montagna le mete desiderate possono essere tantissime,...