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LE AUDIO STORIE DI ALTITUDINI

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Prime gite sci alpinistiche, Colle di Zambla

IL COLTELLINO
Le montagne non sono soltanto montagne, sono per molti il luogo dove i pensieri si formano e vivono per sempre dentro di noi. 

Testo di Emilio Previtali, letto da Matteo Caccia, Sound design Luca Micheli.

Le vertigini della vetta ed il cambio di prospettiva

QUESTIONE D’AMORE E DI VERTIGINI
Un racconto in verticale, parete dopo parete, cordata dopo cordata, è come districare un nodo fitto di connessioni, legami, avvitamenti e legature. 

A cura di Jonathan Ferramola

L’alpinista Mimì Alessandri, L’Aquila novembre 2017

LA PARETE NORD DEL MONTE CAMICIA

Prima del 1974 nessuno aveva mai sfidato in inverno la parete Nord del Camicia, l’Eiger dell’Appennino, uno strapiombo di oltre milleduecento metri. Ci provano l’esperto Domenico Alessandri e la promessa dell’alpinismo Piergiorgio De Paulis, di diciannove anni. A loro si unisce Carlo Leone. La cordata di tre aquilani comincia la salita. Durante la preparazione del secondo bivacco, quasi a metà parete, un chiodo piantato male si stacca e Piergiorgio muore. Carlo, infortunato, e Mimì sono vivi miracolosamente, ma bisogna chiedere aiuto, Alessandri parte da solo attraverso la zona più impervia e selvaggia del Gran Sasso.

A cura di Carmine De Ieso e Alessio Salvini, Centro Sperimentale di Cinematografia, Abruzzo

Silvestro Papinuto

LA VOLTA ARMATA

“Quello non fu uno sciopero normale come tanti prima di allora, era stata rivolta…”.
Da anni l’associazione Tratti Documentari percorre il territorio del Sulcis Iglesiente, per ascoltare e conoscere le storie della gente di miniera. Sono testimonianze di lotta, amore, rabbia, scelte, dignità, appartenenza. Raccogliendo l’invito di Altitudini.it a raccontare “qualcosa che ha che fare con l’errore, con la rivendicazione della libertà al livello più alto, la libertà di sbagliare”, non abbiamo avuto dubbi su quale storia proporre: l’esplosiva occupazione della miniera di San Giovanni a Iglesias.
“Eravamo circondati, da non so quante forze di polizia, ma proprio circondati e temevamo che tentassero di farci venire fuori a forza, ancora oggi posso dire in tutta tranquillità che non ci sarebbero riusciti.”

A cura di Gianluca Stazi per Tratti Documentari. Voci e memorie di Manlio Massole e Silvestro Papinuto.

Il ghiacciaio com’era una volta, ci credereste?

IN FILA CON GLI ULTIMI

Nel 2112 un ragazzo poco più che trentenne aggiorna i suoi follower mentre si trova nei pressi dell’ultimo ghiacciaio del mondo, in fila per essere uno dei suoi ultimi visitatori assieme a qualche altro migliaio di persone.

Voce: Lorenzo Maestripieri. Realizzazione: Lorenzo Maestripieri.

John Hoyte nel 1959 ripercorre con Jumbo le tracce di Annibale

COL CLAPIER

La mia è una terra di transiti: di oggi come del passato, di uomini e d’animali – dal passaggio dell’esercito cartaginese di Annibale al glorioso rimpatrio dei Valdesi.

Testo: Alessandra Longo; Voce: Claudio Bovo; Foto: Federico Amanzio, John Hoyte.

Rampa San Giovanni in Miniera

ASCOLTARE IL SILENZIO

Manlio a 40 anni lascia l’insegnamento per andare a lavorare in miniera ma, per conoscere se stesso e questo nuovo mondo, deve assumere il ruolo più infame: il cronometrista. «Nella vita probabilmente dovevo proprio fare questo, andare al buio, nel buio, andare sottoterra, andare a conoscere altri uomini assolutamente diversi da me per storia e per cultura, nel senso di sensibilità, di conoscenza più profonda dell’uomo, dell’uomo in genere non soltanto dell’uomo minatore, dell’uomo in genere».

Regia: Gianluca Stazi e Giuseppe Casu. Suono: Gianluca Stazi. Commissioning editor: Daria Corrias e Fabiana Carobolante per Tre Soldi Radio3Rai. Produzione: Tratti Documentari. Coproduzione: Rai Radio3. Tratto da “Il Sottosopra”. Un progetto di Tratti Documentari. A cura di Gianluca Stazi e Giuseppe Casu. In collaborazione con i minatori del Sulcis Iglesiente. L’audio documentario “Il Sottosopra” ha vinto il 70° PRIX ITALIA 2018 nella categoria Radio Documentary e Reportage. Per informazioni: info@tratti.org / web: tratti.org

"Ascending and Descending," by M.C. Escher (1960). Lithograph.

SENTIERO REGINA COELI
De Regina Coeli dicono ‘na cosa: che se non sali i tre scalini non sei un vero romano. Ma io posso dirvi che i tre scalini non esistono: ne sali molti di più. E quando arrivi… aiuto cielo!
Sentiero Regina Coeli è liberamente tratto da “#Braccio cinque – segnali radio dal carcere di Regina Coeli”, il frutto di un laboratorio radiofonico realizzato all’interno del più antico penitenziario di Roma, insieme alla cooperativa PID, Pronto Intervento Disagio.
Dal 15 aprile al 21 giugno del 2018 un gruppo di detenuti si è trovato ogni settimana nella sala multimediale dell’istituto, situata sotto la sezione 5. Hanno condotto finte dirette (non essendo possibile effettuare una vera trasmissione), realizzato interviste immaginarie, (non avendo il permesso di avere ospiti dall’esterno), dato voce a sceneggiati sonori di fantascienza. Il risultato è una sorprendente narrazione di quanto avviene in uno dei luoghi meno raccontati della società. Braccio 5 è un percorso in cui i detenuti, che hanno rigorosamente nomi inventati, guidano gli ascoltatori tra i corridoi, le celle e le tante cose che non si finisce mai di imparare.

Montaggio: a cura di Ilde Sonora, Andrea Cocco. Sound design e mix: Gianluca Stazi. Tra gli autori della produzione: Max, Dr Gin, Zicky man, El cubano, Giangio, Brecciolino, Andrea Vestitebene, Candy Candy, Professò. Il laboratorio radiofonico è stato curato da: Andrea Cocco, Marzia Coronati, Nerina Schiavo. Per informazioni: ildesonora@gmail.com / web: www.facebook.com/ildesonora