Tra le mie montagne, le Dolomiti, trovo pace, serenità e gioia. Mi regalano scorci indimenticabili, orizzonti sempre nuovi, mai uguali.
Quella che sto per raccontare è una delle tante storie che da allora riempiono le pagine del mio diario, un diario che spero un giorno possa diventare luce e speranza per chi, come me, vive questa stessa sfida.
Siamo pronti per un nuovo sentiero, l’ultimo tratto della Marmarole Route: dal rifugio San Marco attraverso la Val di San Vido, fino alla foresta di Somadida, nel Comune di Auronzo.
Per molti potrebbe sembrare un’escursione banale — abituati come sono a imprese straordinarie — ma per me è stata un’impresa con la “I” maiuscola.
Torniamo a quella mattina di due estati fa. Siamo saliti sulla jeep diretta al rifugio Scotter, punto di partenza del nostro cammino. Dico siamo perché non ero sola: con me c’erano Stefano e Stefania, i miei angeli custodi, due amici che mi accompagnano in ogni avventura.
Zaino, acqua, telefono: c’era tutto. Ma la mia mente era affollata da pensieri neri.
Sarei riuscita? Avrei avuto la forza di affrontare le difficoltà?
Sapevo che sarebbe stato un impegno fisico notevole. Eppure, nonostante la paura, ero determinata a provarci. Non volevo arrendermi, ma dentro di me combattevano due voci: una che mi invitava a tornare nella mia “comfort zone”, e l’altra che mi spingeva a non mollare.
Questo tratto lo desideravo da tempo: il più spettacolare dell’intero anello.
E così decisi. Dovevo farcela. Anche solo per dimostrare che il Parkinson non avrebbe avuto la meglio su di me.
Con questi pensieri, siamo partiti. E così si va!



Cara Eliana,
grazie per questo tuo racconto! Meraviglioso e commovente … sembrava di stare con te sulle tue montagne!
Sai che la frase di Goethe è quella che ho scelto per il mio profilo WhatsApp?
E grazie anche per il suggerimento di lettura, che colgo al volo!
Buona vita!
Marina
Grazie del bel racconto che dimostra la tua forza, la passione e la tua grande energia. Sono una grande appassionata montanara, ma ora purtroppo malata di SLA che mi ha precluso in poco tempo il camminare. Vorrei poter prendere esempio da te.
Un caro saluto da Udine.
Tiziana