E poi il vento tutto ricompone

Lo senti? Arriva di lato... no, mi aspetta laggiù. Ora se n'è andato... Ecco che torna...

testo e foto di Romina Venier  / Cortina d'Ampezzo (BL)

Impronte. Poi il vento tutto ricompone… (ph. Giuseppe Ghedina)
13/11/2017
4 min

“Soffiando per una notte e un giorno il vento ha fatto il mare di neve. Il sole ha inondato di luce la sua opera. Qui impàri la libertà ed il mistero. La tua onda lunga solca le onde.
Ti lega al sole.”

da Volo con l’aquila. Immagini e pensieri sulle Alpi Giulie, Celso Macor

Lo senti? Arriva di lato… no, mi aspetta laggiù. Ora se n’è andato… Ecco che torna, ha il fruscio come voce e gli alberi come alleati.
Sono salita sola, in una splendida giornata dal cielo cristallino, una di quelle giornate che seguono una debole nevicata notturna e il pienone dei giorni di festa. Difficilmente mi avventuro da sola, mi sento più a mio agio su una bici che sugli sci, ma Giuseppe non c’era e la salita è rientrata oramai nel mio quotidiano.
La giornata era talmente limpida e la mia fretta di calzare gli sci tale che non feci caso al fatto che il parcheggio era praticamente vuoto. Non incontrai nessuno, pensai perfino fosse la mia, la prima traccia di quella giornata. Nel bosco solo il fruscio del vento…

Superai il Rifugio e andai spedita verso le piste; questo tratto sotto le pareti e i prati ripidi tirati dal vento, mi attiva sempre un po di ansia… mi affrettai.
Raggiunta la sella… fu un attimo. Il vento mi investì prepotente, la neve mi sferzò il viso in un continuo schiaffo, non riuscii a distinguere la pista battuta, eppure doveva essere lì, mi voltai… mi scivolò in testa questa frase: “E poi il vento, tutto ricompone…”.
Ero sola… Il soffiare prepotente del vento aveva fatto chiudere l’impianto, mi sentii sciocca, ero forse l’unica ingenua ad essermi avventurata in una giornata così sulle piste furibonde di tempesta. Il panico mi aggredì, feci la cosa più sciocca che potessi fare: togliermi gli sci!
Volevo togliere le pelli per scendere più velocemente. Affondai nella neve ventata fino alle ginocchia, tolsi i guanti frettolosamente per liberare gli sci mentre mi ripetevo: “Che sciocca, che sciocca! Giuseppe mi direbbe: solo tu sei capace di tali imprese! Che vergogna!_mi ripetevo_ Morire assiderata a pochi metri dal rifugio, che vergogna, proprio tu, Romina!”

Logo Blogger Contest2017_300x175
Il panico mi aggredì, feci la cosa più sciocca che potessi fare: togliermi gli sci!
Vento, neve e cielo azzurro in Cinque Torri. Nel bosco salendo in Cinque Torri. (ph. Giuseppe Ghedina)
Vento, neve e cielo azzurro in Cinque Torri. Nel bosco salendo in Cinque Torri. (ph. Giuseppe Ghedina)

Riuscii a scarponi slacciati a conquistare il terrazzo del Rifugio; da un lato speravo di incontrare qualcuno, dall’altro me ne vergognavo, “…che imprudente!”, avrebbero pensato. Non vidi nessuno, mi rifugiai in un angolo, mi vestii, infilai le pelli nello zaino, e chiusi in fretta gli scarponi, volevo scendere al più presto, sicuramente subito sotto sarei stata al riparo dal vento, volevo uscire da quell’incubo!
Fu la discesa più dolorosa della mia vita, gli scarponi mi stringevano in maniera ossessiva, non capivo cosa accadesse, non sono una gran sciatrice ma sembrava avessi scordato ogni fondamentale. Non incontrai nessuno, nemmeno al parcheggio.

Arrivata all’auto scoprii il perché di tanto dolore: era lo spessore della neve infilatasi tra la scarpetta e lo scafo quando, nella fretta e nel panico, tolsi gli sci e affondai nella neve. Non dissi nulla a Giuseppe per diverso tempo. E lui non disse nulla a me quando glielo raccontai. Io non lo scordai più.

Romina Venier

Romina Venier

Origini friulane, vivo a Cortina d'Ampezzo. Alleno l'occhio grazie alla visione fotografica del mio compagno, Giuseppe Ghedina; percorro i passi in sella ad una bici da corsa, mia prima passione; cerco di trasmettere a mio figlio più nozioni possibili sul fantastico territorio in cui è nato. È proprio per lui, per raccontargli un domani quanto visto in Dolomiti, curo con l'aiuto delle immagini foto-grafiche di Giuseppe, il blog Passogiaupercolazione, in cui si alternano escursioni in famiglia, hiking e ciclismo.


Il mio blog | Passogiaupercolazione è il racconto di quanto conosco delle Dolomiti: escursioni in famiglia, hiking su itinerari a volte poco frequentati, percorsi in bicicletta da corsa, mia prima passione, il cibo che mi scalda il cuore. Confido che, anche attraverso questi racconti, un domani mio figlio si appassioni non tanto alla miriade di attività che si possono fare in montagna, ma quanto alla ricchezza del territorio in cui ha avuto la fortuna di nascere. E che chi frequenta questi luoghi si senta come a casa sua, cercando di fruirne al meglio preservandone il più possibile la natura.
Link al blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Esplora altre storie

Immancabili come le sagre del patrono nelle sere calde dell’estate arrivano i consigli per... Immancabili come le sagre del patrono nelle sere calde dell’estate arrivano i consigli per la (buona) lettura da spendersi all’ombra di un faggio, aspettando...

Non sai mai cosa ti capiterà tra le mani e dove ti porterà. "Geografia",... Non sai mai cosa ti capiterà tra le mani e dove ti porterà. "Geografia", per esempio, deriva dal greco γεωγραϕία (non è affascinante già di per...

Prima del 1974 nessuno aveva mai sfidato in inverno la parete Nord del Camicia,... Prima del 1974 nessuno aveva mai sfidato in inverno la parete Nord del Camicia, l’Eiger dell’Appennino, uno strapiombo di oltre milleduecento metri. Ci provano l’esperto...

Una riflessione non tanto sull'emergenza sanitaria del coronavirus, sulla quale non abbiamo competenze, quanto... Una riflessione non tanto sull'emergenza sanitaria del coronavirus, sulla quale non abbiamo competenze, quanto su un possibile uso/abuso delle norme limitative di libertà fondamentali....

Piove fitto e rivoli d’acqua iniziano a scorrere giù per lo spigolo di calcare... Piove fitto e rivoli d’acqua iniziano a scorrere giù per lo spigolo di calcare del Sass Lonc... ...

Ritratti in bianco e nero del “vivere in montagna” con protagonisti gli abitanti del... Ritratti in bianco e nero del “vivere in montagna” con protagonisti gli abitanti del piccolo paese di Valmorel. ...

Nel libro esordio “Luce rubata al giorno” di Emanuele Altissimo, in una baita tra... Nel libro esordio “Luce rubata al giorno” di Emanuele Altissimo, in una baita tra le montagne valdostane, due fratelli cercano un rifugio al dolore...

La mia immagine spezzata. Il mio corpo in braccio alla mia anima, in balìa... La mia immagine spezzata. Il mio corpo in braccio alla mia anima, in balìa del mio... ...

Non è che non mi piacesse l’Appennino. È che l’ho sempre considerato una montagna... Non è che non mi piacesse l’Appennino. È che l’ho sempre considerato una montagna minore, e per di più velata da una sottile tristezza. Una...

A 150 anni dalla prima ascensione al Sassolungo e a 10 anni dal riconoscimento... A 150 anni dalla prima ascensione al Sassolungo e a 10 anni dal riconoscimento delle Dolomiti a patrimonio dell'Umanità, la guida alpina Gregor Demetz...