Racconto

Oltre la linea

testo e foto di Federico Amanzio  / Saint-Pierre (AO)

Nozze a tremila metri
01/01/2019
3 min
logo blogger contest2018_ita_senza feccia
Essere in linea. Oggi tutti pensano a internet. O alla dieta del momento. No, per me è l’aderenza.

È l’attenersi ad una netta separazione.
Da lunedì a venerdì traccio linee sulla carta: solco il foglio con la matita, ripartisco gli spazi e non ammetto sconfinamenti oltre i bordi. Il sabato segno linee sui pendi del Mont Fallere con identico rigore. Salgo solo, diretto, da oltre dieci anni. In cima, carico gli sci in spalla ed attraverso le creste rocciose spazzate dal vento. Non ho mai avuto alcuna esitazione, nemmeno quella volta che la bufera offuscò il cielo. Mai ho barcollato sulla linea, indeciso se valicarla o meno. Mai. Tranne quella volta.

L’alba aveva appena accarezzato la Grivola davanti a me. La luce iniziava a rischiarare la valle e, sporgendomi un poco, potevo vedere la mia a casa laggiù, nascosta dai larici. D’istinto presi i bastoni e disegnai un cerchio sulla neve ad abbracciare tutta la mia figura. Sul suolo imbiancato si stagliavano però due ombre. Sprofondai nella paura dell’ignoto e non riuscì a muover un passo. Tutte le tenebre che avevo confinato al di là delle linee in quel momento mi inghiottirono e credo che mai, come allora, provai un così debordante fremito di vita, di selvaggio, di primordiale senso delle cose.

“Ciao”. Credo l’abbia ripetuto almeno tre volte. Forse mi credeva sordo o più semplicemente inebetito dal freddo. Era bellissima e sorridente. Era salita fin lì dal versante opposto, quello che si inerpica dal rifugio, quello dell’artista che ha costellato il sentiero di sculture d’uomini e d’animali.

“Sei vivo o anche tu sei di legno?”. Forse lo ero davvero, troppo rigido per andare oltre le mie venature. Scendemmo insieme, disegnando scie intrecciate, le prime a lasciare un segno nella mia vita, le uniche a farmi sconfinare oltre i limiti del mio io.

  • le sculture del Rifugio Mont Fallere
  • La sera sulle cime della Valle d’Aosta
Federico Amanzio

Federico Amanzio

Vivo tra Valle d’Aosta e Piemonte e sono un appassionato di corsa e trail running. Dal 2017 collaboro con il blog Verticales come autore foto e video. Ho una lunga lista di libri da leggere, ma mi ritrovo spesso su roccia o ghiaccio.


Il mio blog | Fumetti, moda, pubblicità. Tutto contribuisce a creare il nostro immaginario sulla montagna. Alessandra Longo scova cose interessanti, scrive e condivide. Io mi occupo della parte foto e video. Dal 2017 Verticales è il blog che inclina il punto di vista per aguzzare l’attenzione oltre i luoghi comuni che stereotipano l’ambiente alpino.
Link al blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Esplora altre storie

Della Dottoressa Pat, dell’equipe di soccorso e della sua ambulanza. Se qualcuno immagina che nei paesi... Della Dottoressa Pat, dell’equipe di soccorso e della sua ambulanza. Se qualcuno immagina che nei paesi di montagna prestare soccorso a poveri malcapitati possa avvenire, come...

Uno dei colori più rappresentativi di quella terra è il bianco; simboleggia il latte,... Uno dei colori più rappresentativi di quella terra è il bianco; simboleggia il latte, quindi il nutrimento, tanto per le persone che per gli...

Nei viaggi, l’obbligo è arrivato dalle questioni fisiologiche della vita di una single ultratrentenne, che... Nei viaggi, l’obbligo è arrivato dalle questioni fisiologiche della vita di una single ultratrentenne, che sola si ritrova a fare tante cose; la scelta è arrivata da un...

Una mattina di fine agosto, quando il caldo del sole, seppur deciso, preannuncia la... Una mattina di fine agosto, quando il caldo del sole, seppur deciso, preannuncia la fine della calura estiva, un caldo, che più non brucia...

Consigli di buone letture per l'estate da mettere nello zaino. In questa prima puntata... Consigli di buone letture per l'estate da mettere nello zaino. In questa prima puntata quattro libri che stanno comodi nello zaino e a fine...

Succede che non ti va più, che tiri indietro l’ago e ne hai abbastanza.... Succede che non ti va più, che tiri indietro l’ago e ne hai abbastanza. Guardarsi negli occhi e dirsi che basta così. Per oggi....

Apre gli occhi. La chiostra delle montagne, il prolungarsi della bancata di roccia rossastra... Apre gli occhi. La chiostra delle montagne, il prolungarsi della bancata di roccia rossastra sulla quale si trova, gli alberi e i prati. ...

Valentina e Alberto nel loro primo trekking scoprono come in Patagonia la natura concede... Valentina e Alberto nel loro primo trekking scoprono come in Patagonia la natura concede il giusto tempo ad ogni cosa. Basta non avere fretta....

Qui venivo da bambino in inverno a sciare sulle ampie piste che mi permettevano... Qui venivo da bambino in inverno a sciare sulle ampie piste che mi permettevano di giungere velocemente a fondo valle ed inoltre, in estate,...