Reportage

ISLANDA, IL QUARTO GIORNO DELLA GENESI

Breve reportage fotografico di un viaggio in Islanda, prima che i mondiali di calcio portassero l’isola alla ribalta internazionale.

testo e foto di Andrea Colbacchini

25/08/2020
2 min
Pur essendo convinto che l'Islanda non si possa descrivere né immortalare in uno scatto, credo che le immagini che ho realizzato possano rendere bene l’idea

della forza con cui il paesaggio si insinua nello sguardo del turista, diventando un indelebile metro di confronto per ogni viaggio a venire. Spazio e tempo sono concetti che in Islanda perdono il significato a cui siamo abituati, per assumerne di nuovi. Due occhi non bastano ad abbracciare il paesaggio islandese e per la gente del posto 50 km sono lì “dietro l’angolo”, al massimo un quarto d’ora di strada, anche se, tra piste sterrate, esondazioni e pecore che ti attraversano la strada, si può tranquillamente impiegare almeno tre ore.

Arrivare in Islanda dà l’impressione d’essere capitati nel quarto giorno della Genesi: “… e poi fece lo zolfo, il magma, la pioggia, i licheni e le pecore; quindi si riposò e lasciò tutto lì, come lo vediamo ora”. Ed è in quel momento che arriva il turista, meravigliato nel notare quante tinte di diversi colori coesistano in ogni metro quadrato di terreno. Ma gli islandesi li vedono davvero tutti questi colori?

In Islanda quando devono costruire una strada, o una qualsiasi altra opera pubblica che impatta sull’ambiente, si muove l’assessore che, in quanto tale, propone di far la rotatoria, il geometra che progetta la strada e il o la medium, che deve dire se lungo il tracciato ci siano gli spiriti di qualche antenato. Nel caso ci fossero, gli spiriti, la strada eviterà quel luogo con una curva e se proprio l’assessore in quel punto preciso vuole una rotatoria, allora strada e rotatoria verranno spostate da un’altra parte.

La signora islandese che ci ha ospitato un paio di sere, prima che partissimo all’alba per andare a fotografare le balene, ci disse: “Vi auguro di non vederle, così almeno in barca vi risarciscono il biglietto, offrendovi un pranzo di pesce che pescheranno al momento”. Dopo avermi offerto testa di agnello a colazione (tra l’altro deliziosa), stava quasi per svenire quando, per ricambiare l’ospitalità, le abbiamo cucinato una pasta al pomodoro e basilico tutto made in Italy. A disgustarla fino alla nausea è stato vederci usare l’olio evo crudo per condire la pasta, mentre lei con quell’olio ci frigge il merluzzo. A parte questi brevi scambi culinari il soggiorno s’è protratto con un menù monotematico a base di merendine alla cannella, unica cosa che ci potevamo permettere in quel magnifico luogo che, secondo me, sta particolarmente a cuore al Creatore.

Andrea Colbacchini

Andrea Colbacchini

Ho una formazione da storico contemporaneista votato all'uso dell'immagine come documento di ricerca. Dal 2013 mi occupo di video documentari prediligendo tematiche storico-ambientali (soprattutto in ambiente montano) e di ricerca territoriale.


Link al blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Esplora altre storie

"Qualunque gesto d’amore verrà fatto al più piccolo dei fratelli di Gesù riceverà Gesù... "Qualunque gesto d’amore verrà fatto al più piccolo dei fratelli di Gesù riceverà Gesù tra le sue braccia" e depositò Gesù tra le mani...

Due giorni immersi nella natura ... Due giorni immersi nella natura ...

Per un paio di anni siamo stati i più giovani ragazzi di Venezia a... Per un paio di anni siamo stati i più giovani ragazzi di Venezia a praticare lo sci con le pelli di foca. Anche adesso...

Da Tattone a Solenzara, dentro e fuori il classico GR20 Sud, in piena autonomia,... Da Tattone a Solenzara, dentro e fuori il classico GR20 Sud, in piena autonomia, cibo, tende e la voglia di far perdere le tracce,...

Sono nata e cresciuta all’ombra di Punta il Villano. Situata nel cuore del Parco Naturale... Sono nata e cresciuta all’ombra di Punta il Villano. Situata nel cuore del Parco Naturale Orsiera Rocciavrè, in Valle di Susa, è una cima che...

Che di festival siano state invase le Alpi non è notizia sconosciuta ai più. Nuovo... Che di festival siano state invase le Alpi non è notizia sconosciuta ai più. Nuovo genere di fruizione della montagna, «non c’è dubbio che (questi)...

Lo senti? Arriva di lato... no, mi aspetta laggiù. Ora se n'è andato... Ecco... Lo senti? Arriva di lato... no, mi aspetta laggiù. Ora se n'è andato... Ecco che torna... ...

L’assurda polemica delle croci di vetta, nata dalle parole di Marco Albino Ferrari (ex... L’assurda polemica delle croci di vetta, nata dalle parole di Marco Albino Ferrari (ex direttore editoriale del Cai), che non ha mai detto di...

“Sacranun” è il racconto illustrato, con nomi di fantasia, d’un viaggio sognato per otto... “Sacranun” è il racconto illustrato, con nomi di fantasia, d’un viaggio sognato per otto lunghi anni. ...

Mi trovo in una camera di un rifugio a 2200 metri e di notte... Mi trovo in una camera di un rifugio a 2200 metri e di notte non c’è corrente perché il generatore viene spento. Faccio mente locale...