Racconto

Cambio al timone

Mentre si avvicinavano contò sei uomini con due cani. Parlavano tra loro del povero alpinista e dell’errore che gli era costato caro.

testo e foto di Giorgio Madinelli  / Azzano Decimo (PN)

13/02/2018
4 min

Il maso era in rovina: gli infissi schiantati e parte del tetto collassato; presso l’uscio resisteva all’usura del tempo solo una panca di legno utile al riposo dei viandanti. Fu costruito in faccia al Corno che sovrasta la conca, per averlo perennemente in vista, come se quella geometrica roccia fosse lo gnomone di una grande meridiana che scandiva con la proiezione della sua ombra i ritmi delle giornate pastorali.

Con un po’ di fantasia, quella conca chiusa a meridione dal Corno, con il ghiaione alla base e ancora più in basso lo spicchio di prato dove sorge il maso, può essere comparata a un’immagine di ambiente diametralmente opposto: così il Corno diventa la prua di un vascello semi affondato e il maso è lo scassato cassero di poppa da dove un nocchiero fantasma tenta disperatamente di riportare la sua nave in porto.

Il Giovane, giunto al maso vi trovò, seduto sulla panca, una persona intenta a fare la punta a un bastone. Salutò cortesemente.
Il Vecchio alzò il capo dal lavoro; indossava un cappello di feltro e la giacca sulle spalle con le maniche penzoloni.

– Da dove vieni?
– Dal Corno.
– Sei salito verso sinistra e hai preso la cresta in Forcella Bassa?
– No, no, son salito direttamente per lo spigolo.
– Per lo spigolo? È difficile su per di là!
– Mmm… non ho trovato la via…
– Ci vuol coraggio! – Sentenziò infine il Vecchio e aggiunse: – Bisogna festeggiare!

Il Giovane osservò il Vecchio alzarsi, aggiustarsi la giacca sulle spalle, entrare nella catapecchia; lo sentì tossire più volte e poi riapparve con in una mano due bicchieri e nell’altra un fiasco di vino. Posò i bicchieri sulla panca e li riempì piano. Ripose il fiasco, prese il suo bicchiere, invitando il Giovane, con un gesto, a servirsi.
Senza un brindisi il Vecchio bevve, quasi che d’un tratto lo avesse preso la fretta:

– Bene è ora che me ne vada. Buona fortuna.

Mentre si avvicinavano contò sei uomini con due cani.
Parlavano tra loro del povero alpinista e dell'errore che gli era costato caro.
giorgio madinelli_bc17_02

Si aggiustò ancora la giacca sulle spalle e con passo svelto prese il sentiero verso valle, traversò il prato fino al masso solitario, qui voltò un po’ a destra e sparì nel bosco.

Il Giovane restò sorpreso con il bicchiere a mezz’aria e una smorfia di incredulità sul viso. Ma dopo un po’ se ne fece una ragione, si sedette sulla panca e bevve. Per la stanchezza della giornata e il torpore causato dal vino s’addormentò.

Fu tratto dai sogni dal fragore delle pale di un elicottero che, passato sopra il maso, si diresse verso il Corno; con una serie di spostamenti l’elicottero si portò sulla verticale del ghiaione. Il Giovane vide allora che sulle ghiaie operava una squadra del Soccorso Alpino; dopo qualche minuto l’elicottero ripartì con legata alla fune del verricello una barella rossa, segno evidente di una disgrazia alpinistica.

Tenne d’occhio il movimento della squadra di Soccorso che, disceso il ghiaione, imboccò proprio il sentiero che conduceva al maso. Mentre si avvicinavano contò sei uomini con due cani. Parlavano tra loro del povero alpinista e dell’errore che gli era costato caro.

Quando furono prossimi si alzò dalla panca, ma la squadra gli passò accanto senza vederlo; solo il secondo cane si fermò di botto ai suoi piedi gli mostrò i denti e proruppe in un ringhio furioso; il conduttore posò la mano sulla testa dell’animale e questi si rilassò cominciando ad abbaiare. Dalle travi sconnesse del maso s’involò sdegnato di tanto baccano un barbagianni che cercò quiete altrove.

La squadra del Soccorso Alpino riprese la marcia verso valle, traversò il prato fino al masso solitario, qui voltò un po’ a destra e sparì nel bosco.

Giorgio Madinelli

Giorgio Madinelli

Sono un greppista, vado su dritto per dritto, non uso attrezzature.


Il mio blog | Greppisti è l'organo sociale della sezione friulana della Federazione Italiana Greppisti Anomali che tenta di disinformare per creare scompiglio nelle menti dei deboli, dei dubbiosi, dei mai contenti, dei cercatori di verità. Iscrizioni aperte per il 2019 (le donne sono socie onorarie).
Link al blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Esplora altre storie

Chimico, malacologo, esperto di sorgenti sotterranee, eccellente ricercatore quasi visionario, rendeva chi lo incontrava... Chimico, malacologo, esperto di sorgenti sotterranee, eccellente ricercatore quasi visionario, rendeva chi lo incontrava famelico di cultura. ...

Bici, montagna, fatica e avventura, tutto in un'unica esperienza nello splendido scenario dei Lagorai.... Bici, montagna, fatica e avventura, tutto in un'unica esperienza nello splendido scenario dei Lagorai. Il racconto di Eric Scaggiante, finischer alla 3a edizione della...

Questo è lo sfondo di una storia che vede coinvolti i due più grandi... Questo è lo sfondo di una storia che vede coinvolti i due più grandi scrittori inglesi di viaggio, Bruce Chatwin e Patrick Leigh Fermor....

Partii per concludere un giro iniziato anni prima ma lasciato a metà, la destinazione... Partii per concludere un giro iniziato anni prima ma lasciato a metà, la destinazione era quella di concludere l’anello dell’Annapurna, attraversando quattro regioni: Lamjung,...

Immancabili come le sagre del patrono nelle sere calde dell’estate arrivano i consigli per... Immancabili come le sagre del patrono nelle sere calde dell’estate arrivano i consigli per la (buona) lettura da spendersi all’ombra di un faggio, aspettando...

Il nuovo libro di Marco Tosi racconta l'avventura di quattro amici sugli sci ai... Il nuovo libro di Marco Tosi racconta l'avventura di quattro amici sugli sci ai tempi della crisi climatica ...

I colori son sbiaditi, la grafica tradisce i gusti dell'epoca, i materiali sono ingialliti... I colori son sbiaditi, la grafica tradisce i gusti dell'epoca, i materiali sono ingialliti dall'umidità, ma il senso che per cui sono nati non...

La sindrome del portiere è una storia sul cambiamento e sull'accettazione di esso come... La sindrome del portiere è una storia sul cambiamento e sull'accettazione di esso come movimento necessario per riconoscersi. ...

Quando sono tornata a camminare in montagna, qualche anno fa, ho riscoperto emozioni che... Quando sono tornata a camminare in montagna, qualche anno fa, ho riscoperto emozioni che non provavo da tempo. Ho ritrovato la bambina selvatica con le...

“Era un rumore sordo, soffocato, frequente, assai simile a quello che farebbe un orologio... “Era un rumore sordo, soffocato, frequente, assai simile a quello che farebbe un orologio involto nel cotone.” ...