Racconto

Jogging non è normale

testo di Federica Manzitti, foto di Giacomo Frison  / Roma

foto Giacomo Frison
18/07/2019
3 min
Il fatto è che sono pesante. Hai voglia a cercare il modello di scarpe più ergonomiche o il tessuto più performante. E’ una questione di peso. Si sente proprio nel passo.

Quando penso: “macacchio, sonoinchiodataaterra”, mi guardo sotto la cintola e vedo una grossa coscia farsi largo contro la forza di gravità, seguita faticosamente a ritmo dall’altra. Quasi il dorso di un cetaceo che affiora. Però cammino. Ho sempre camminato. Più che altro scappavo. Soprattutto di notte, da sola e con la musica in cuffia. Come i matti veri. Su e giù per le ripide di pietra nera della mia città portuale. Tutta la notte fino allo sfinimento.

Adesso che tutti camminano nei parchi di quest’altra città, faccio finta di essere una che si prende cura del suo aspetto fisico. Molto ironico. Mi mimetizzo tra la gente normale che fa jogging (ma lo jogging forse non è più normale). Quando incontri quegli altri in tuta nei tracciati cittadini del jogging, non c’è nemmeno uno sguardo. Facciamo tutti ugualmente parte dello stesso paesaggio. Ho una predilezione per i maschi cinesi. Le donne lavorano a coreografie leggiadre con abiti identici nelle radure. A manciate di 5-10 unità. Sono dentro una specie di bolla inaccessibile e invisibile. Ma aldilà di quel vetro immaginario, credo che sappiano l’invidia che proviamo noi donne occidentali e quanto vorremmo ballare con loro e avere delle amiche per farlo come loro e portare quei fuseaux fucsia senza sembrare delle elefantine come loro.

Il maschio cinese del jogging invece è solitario. Magari dà le spalle al sentiero, però sta piazzato lì in mezzo, legittimamente e dignitosamente alla luce del sole, e fa movimenti stranissimi. Tipo il gesto della gallina con le braccia piegate e le mani sotto le ascelle, oppure un movimento d’anca destra-sinistra-avanti-dietro, ostinato e pervicacemente asessuato. La sua è una solitudine pubblica. Mi ci riconosco. Però il maschio cinese non ha la mia pesantezza. Non gliela vedo.

Ad essere sincera ci sono stati altri momenti della vita in cui la bilancia ha segnato cifre vicine a quelle di oggi. Non è quello che pesa davvero. E’ una questione di parole. Sono le parole che mi porto addosso a pesare. Quando camminavo di notte come i matti, c’erano parole epiche o magari romantiche dentro la mia testa. Romantiche nel senso ottocentesco. Era quello il ritmo al quale muovevo il mio corpo nello spazio della città, sfilando davanti alle palpebre socchiuse delle persiane. Oggi sfilo davanti agli occhi aperti del giorno che però non vedono niente. E mi porto dietro un sacco pieno di parole pesanti.

Ma ho trovato un modo per fregarle. Funziona così: le scarpe ai piedi e le cuffie in testa. Signore cuffie, che costano più delle scarpe. E dentro le cuffie i podcast. Le parole degli altri. Allora sì, qualche volta riesco a perdere anche 10, magari 15 chili. In 40 minuti.

Federica Manzitti

Federica Manzitti

Ascoltatrice, a volte per professione, spesso per passione. Giornalista (radio e carta stampata). Ho 50 anni suonati bene. Vivo a Roma da 30 anni. Cammino molto e mi perdo spesso, non più come una volta purtroppo. A volte arrivo tardi (o non arrivo affatto).


Il mio blog | Scrivo su facebook. Registro suoni e faccio foto.
Link al blog

1 commenti:

  1. Alessandra ha detto:

    La migliore pubblicità mai letta per avvicinare il lettore al fantastico mondo dei podcast. Complimenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Esplora altre storie

Alla soglia dei 60 anni don Franco Torresani ha appena vinto in Austria il... Alla soglia dei 60 anni don Franco Torresani ha appena vinto in Austria il suo settimo titolo Mondiale di corsa in montagna nella categoria...

“Marciavamo con l’anima in spalle”. La canzone mi risuona nella testa e mi porta... “Marciavamo con l’anima in spalle”. La canzone mi risuona nella testa e mi porta a ritmare ogni passo... ...

Sabato 21 aprile alle ore 17.00 in piazza ad Arco (TN), sul palco di... Sabato 21 aprile alle ore 17.00 in piazza ad Arco (TN), sul palco di Adventure Awards Days, il festival internazionale dell’avventura e dell’esplorazione, si...

Questa frase è proprio, assolutamente, vera. È diverso. Tutto è diverso, ma il cielo... Questa frase è proprio, assolutamente, vera. È diverso. Tutto è diverso, ma il cielo di più e si percepisce immediatamente. Ci si sente liberi...

Ci sono istanti che racchiudono in sé l’eternità. Attimi in cui quell’entità sfuggente che... Ci sono istanti che racchiudono in sé l’eternità. Attimi in cui quell’entità sfuggente che è il tempo pare fermarsi. Momenti in cui quel fiume...

Quando la notte grondante rugiada incombeva e i profili dei monti si perdevano nel... Quando la notte grondante rugiada incombeva e i profili dei monti si perdevano nel buio, si accendevano fuochi di larice o di faggio e...

C’era un silenzio alieno nel parcheggio del vecchio hotel Reinterkopf. In cielo, le stelle... C’era un silenzio alieno nel parcheggio del vecchio hotel Reinterkopf. In cielo, le stelle sopra cima Cava, ad ovest, fuggivano lentamente dal bagliore proveniente...

Una mattina di fine agosto, quando il caldo del sole, seppur deciso, preannuncia la... Una mattina di fine agosto, quando il caldo del sole, seppur deciso, preannuncia la fine della calura estiva, un caldo, che più non brucia...

Per chi vive a Bologna le 5 Valli sono una mano che con le... Per chi vive a Bologna le 5 Valli sono una mano che con le sue dita ha solcato il paesaggio creando luoghi in cui...

Una valle, un lago, la montagna. Un sentiero che sale, a tratti ripido, Acqua... Una valle, un lago, la montagna. Un sentiero che sale, a tratti ripido, Acqua che scorre, Memorie conservate e custodite. Questa lo sfondo naturale...