1. Sardegna / Amos Cardia (Sardinia Divide)
Le isole si sono sempre distinte per la propria autonomia e, di conseguenza, per una libertà maggiore rispetto ai territori continentali. Lo stesso si può dire per le montagne. Quanto si riscontra questo in Sardegna e nel suo bikepacking? D’altronde, la libertà è proprio ciò che i ciclisti cercano.
Trovo che la tua opinione può essere vero per la Corsica, in cui esiste un diffuso senso di alterità rispetto allo stato francese. Infatti, nelle campagne e nelle montagne corse non vedi quasi mai sventolare una bandiera francese, mentre in Sardegna la presenza del tricolore italiano è continua, persino nelle bandierine delle feste religiose dei paesi, nei banchetti dei fruttivendoli lungo le strade, anche se sono produzioni locali sarde, e negli agriturismi delle montagne. Lo capisci anche dal tifo calcistico: in Sardegna il tifo per la nazionale italiana è diffuso quanto nelle altre regioni d’Italia, non meno.
La relativa libertà della quale si può godere nelle montagne della Sardegna è da ricondurre piuttosto alla sua bassa densità di popolazione, al fatto che quindi tante aree sono isolate ed è improbabile essere soggetti a controlli. Questa per il bikepacking può essere una situazione favorevole, specie per i bivacchi. Ma resta il fatto che la viabilità nelle montagne sarde è molto spesso discontinua, dunque occorrono buone competenze per riuscire a completare certe traversate. Il favore verso chi pratica il bikepacking varia a seconda della zona e anche dell’azienda: ci sono aree in cui la proprietà è tollerante per il passaggio di ciclisti e di cicliste e altre in cui non siamo minimamente graditi e bisogna fare molta attenzione.
2. Basilicata, Campania, Calabria e Sicila / Juliana Buhring (Two Volcano Sprint)
Hai evidenziato gli otto parkours del 2VS 2024. Fare delle salite in bicicletta è come camminare sui pedali. Ma nelle Alpi Orobie io non ho altra scelta. È lo stesso per te in Costiera amalfitana. Cosa rappresenta pedalare in montagna?
Secondo me, pedalare in collina e in montagna non sminuisce il significato originario del ciclismo, anzi lo esalta! Per mia esperienza, un terreno pianeggiante è generalmente noioso. Se siete in alto, è probabile che anche voi abbiate una vista incredibile sia in salita che in discesa e ciò, alla fine, rende la sofferenza un piacere. Se dovessi scegliere, pedalerei sempre in collina e in montagna.
3. Abruzzo / Maurizio Scardetta (Abruzzo Trail MAGS)
Spesso si dice che alcune persone scelgono il mare, altre le montagne. L’Abruzzo Trail li ha entrambi. Quale sceglieresti tu? E perché? Secondo me, non ci credo che li ami entrambi allo stesso modo, anche se in Italia…
Per me non vi sono dubbi, la montagna! Perché? Dalle cime posso vedere il mare. Sono un amante della natura. La tranquillità che ho andando in montagna non la trovo da nessuna altra parte.
4. Toscana / Andrea Borchi (Tuscany Trail)
Non tutti decidono di fare della propria passione una professione. Alcuni hanno paura di cambiare lavoro, altri pensano non sia una buona idea mischiare hobby e lavoro. Come mai hai deciso di fare del ciclismo una professione? E come sei arrivato al bikepacking?
Sono un geologo iscritto all’Ordine dei Geologi della Toscana. Ho esercitato la professione classica del geologo per circa dieci anni, dedicandomi alla progettazione edilizia e geotecnica. Parallelamente, sono sempre stato un appassionato di cicloturismo. Nasco come cicloturista classico, che utilizza le borse laterali, le Ortlieb rosse [un marchio tedesco], e viaggia per piacere. Supportato dalla mia compagna Olga, che mi incoraggiava a fare qualcosa di più con il mio sito Bikepacking.it, è nata l’idea del raduno dello stesso nome. Fin da subito, ho voluto dare a questo raduno un’identità differente, sfruttando la mia profonda conoscenza della Toscana e le mie competenze di geologo. Il mio background professionale mi ha permesso di realizzare una cartografia dettagliata della rete sentieristica della Toscana, utilizzando software che avevo studiato all’università. Pensa che, quando sono usciti i primi Garmin cartografici, mancava una cartografia dettagliata di tutta l’Italia. Così, utilizzando i software universitari, ho realizzato una mia cartografia da inserire nel Garmin. Questa combinazione di competenze ha portato alla creazione del Tuscany Trail, inizialmente un raduno di Bikepacking.it, che è cresciuto rapidamente fino a diventare un evento di grande successo.
5. Liguria / Fabio Del Becaro (Liguria Bike Trail)
Di recente, siamo stati sulla costa ligure per la prima volta. Di certo, ha uno spirito unico. Ma non siamo ancora in grado di descriverla. Ce la descrivi tu?
La Liguria nasconde tesori spesso difficili da raggiungere, a causa del suo territorio aspro dove il mare sbatte direttamente sulle montagne. Questi tesori possono essere trovati da chi ha voglia e interesse nel cercarli. È timida e riservata e, se vogliamo dirla tutta, è anche permalosa.